Da piccolo lessi un libro per ragazzi favoloso. Un mattone di 700 pagine, ma così sconclusionato che il desiderio di scoprire cosa sarebbe successo dopo, superava la paura della lunghezza della storia. Si tratta delle “tredici vite e mezzo del capitano Orso Blu”.
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Con questo articolo riprendono (forse) le normali trasmissioni su questo blog. Si tratta dell’annuale resoconto di quello che è accaduto, e questa volta ce ne sono di cose da raccontare!
Questo articolo non era previsto. Il primo articolo dell’anno è un articolo che fa il riassunto dell’anno precedente, ed avevo in mente di posticipare questo articolo fino a fine Febbraio, facendo di fatto durare il 2012 un paio di mesi in più. Non era una brutta idea, il 2012 è stato un buon anno per me, poteva tranquillamente durare anche un anno e mezzo o due (?).
Però capitano gli imprevisti, ed ho deciso che il 2012 è finito quando sarebbe dovuto finire, ma l’articolo-riassunto è stato posticipato. Per ora una tastiera ed uno schermo bianco sono tutto quello di cui ho bisogno per sfogarmi un po’.
Oggi vi racconterò la storia del mio caro amico Michele.
Questo è uno di quei post lunghi, noiosi, melensi, deprimenti, induttori di suicidio, ed altre cose terribili. Nessuno di voi è obbligato a leggerlo, ma a quanto pare io non posso fare a meno di scriverlo.
La vita sa essere proprio una gran burlona. Immagino le grasse risate che si starà facendo ora. E spero anche che le vada di traverso la lingua e si strozzi. Ah ah.
Con questo articolo si chiude (finalmente?) la serie Polaroid Mania. Come ultima cosa di cui parlarvi mi sono tenuto le Polaroid SX70. Ci sono diverse cosine di cui parlare, per cui incominciamo.
E’ l’Anno Domini 2012, il web 2.0 è ormai storia, la democrazia corre sulla rete ed anche il fioraio davanti al cimitero ha una pagina Facebook con il suo bel centinaio di fan.
E io, studente alla laurea magistrale di informatica, no. Io non sono su Facebook. Ecco com’è e perchè.
Non fatevi ingannare dal titolo, non c’entra niente il cibo. Stavo pigramente cercando delle scuse per non studiare, perchè nonostante so sappia(si ringrazia Valefatina per la bacchettata sulle nocche) di doverlo fare (ed anche tanto) la voglia di studiare è bassa come mai fino ad ora. Forse dipende dal fatto che sono quasi due anni ormai che non mi prendo una vacanza dallo studio, ma non sono qui per parlare di questo. Dicevo, stavo cercando delle scuse per non studiare, e la mia scusa preferita per perdere tempo è Twitter e mi è capitato di leggere questo tweet…
Vi ricordate (lo so che non vi ricordate, ma mi ricordo io) che avevo detto “tranquilli ho un video per l’articolo sulle Polaroid serie 100”? Beh sì ce l’avevo, e poi ho formattato la memory card convinto di averlo già copiato sul computer. Però giuro che proverò a rifarlo!
Ed ora che sapete una delle cause del ritardo (l’altra è che ho sempre più impegni ed un giorno o l’altro scopriranno che ho sostenuto un esame dopo essere morto perchè non mi sono accorto di aver smesso di vivere), vediamo di scrivere qualcosa di utile.
Seguono alcune doverose precisazioni riguardo il precedente articolo.
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