Versione in ricostruzione

Mele muffite e robot verdi

Mi sento proprio il re dei titoli dei post.
E mi sto rendendo conto di quanto vibri il monitor mentre digito. Sarò mica un po’ sgraziato?

Ma andiamo al sodo!


Dopo la sfuriata atomica del penultimo post, ho deciso di decidermi, e quindi mi sono deciso ad abbandonare il polveroso iPhone e passare ad un altro cellulare. Ovviamente questo perchè, dopo una nuova richiesta all’assistenza Tim, si sono nuovamente strafregati delle sorti del mio iPhone e non hanno voluto saperne di ripararlo. Per questo ed altri poco simpatici motivi, ora sono un cliente Wind.
Ma non sono qui per parlare di questo.
Dopo lungo cogitare, per colpa grazie al prode @Bbestia, e al barbuto @Mikiplus ho deciso di comprare, insieme a quest’ultimo, un cellulare Android.
E dunque sono ora in possesso di un HTC Desire, che mi guarda felice dalla minisdraio (rosa :S) dove è adagiato.
Venendo da quasi due anni di convivenza con un iPhone (che, e ci tengo a sottolinearlo, se non fosse stato per la dannata polvere e per la maledetta batteria avrei sicuramente utilizzato per un altro anno) è stato come entrare in un mondo nuovo. E già dopo i primi minuti di utilizzo mi sono sentito nel futuro.

L’arduer

Lo schermo sembra più stretto di quello dell’iPhone. Questo mi provoca dei terribili scompensi perchè ero talmente abituato alla tastiera di iPhone che potevo scrivere quasi senza guardare lo schermo (e non l’avrei mai creduto possibile), tuttavia è molto più sensibile al tocco (nonostante i problemi di cui soffrono gli schermi impiegati da HTC) e i colori sono incredibilmente più vivi. Nota dolente, come annunciato da molti, sotto alla diretta luce solare diventa quasi completamente impossibile vedere cosa ci viene mostrato sopra, mentre il buon vecchio iPhone non accusa così tanto questo problema.
Il Desire ha DEI TASTI! Sebbene questa cosa all’inizio mi abbia abbastanza confuso, perchè con iPhone ero abituato a trovare tutto disponibile sullo schermo, su Android è pratica comune nascondere diverse funzioni meno comuni e renderle accessibili con una pressione del tasto “menu”. Un altro tasto che mi ha fatto dare di matto per i primi giorni è il tasto “indietro”, che viene utilizzato per tornare alla schermata precedente. Su iPhone è prassi comune che il tasto “indietro” sia nell’angolo in alto a sinistra, cosa che tra l’altro occupa prezioso spazio, sulla piccola superficie dello schermo, cosa che su Android non è contemplata. E devo dire che mi piace un sacco. Aggiungo che non ho mai sopportato la pagina “-1” della springboard di iPhone, ovvero quella della ricerca. Mi si apriva quando non serviva, e quando mi serviva era dannatamente lenta. Anche in questo caso su Android, il tasto fisico “cerca” svolge un ottimo lavoro, e oltretutto funziona per quasi tutte le applicazioni (ad esempio, su dropbox è proprio una goduria).
Ah sì, un’altra cosa. Mi è stato detto che iPhone è stato costruito così sottile grazie ad accorgimenti tra cui quelli che impediscono ai poveri mortali di sostituire la batteria… Beh il Desire è praticamente identico all’iPhone (2G/3G/3GS, non ho avuto occasione di vedere un iPhone 4 dal vero) in fatto di spessore… E ha una favolosa batteria rimovibile di cui sono innamorato, nonostante tenda a scaldarsi molto più in fretta rispetto a quella di iPhone, cosa che non mi tranquillizza troppo.

Il softuer

Ecco, se le scelte lato hardware possono essere discutibili, dal punto di vista software non c’è niente che tenga. Tutte le insopportabili, inutili ed insensate limitazioni che aveva l’iPhone e che mi hanno fatto dannare, semplicemente non ci sono. Tra queste possiamo ricordare:
Posso avviare due applicazioni insieme. Non confondo un telefono con un laptop, ma ci sono occasioni in cui saltare rapidamente da una applicazione all’altra torna davvero comodo, e poterla lasciare aperta favorisce le cose. (E non mi venite a dire “con iPhone 4 si può”, perchè se lo pensate davvero o non avete ben chiaro come funziona (e siete scusati) oppure vi siete fatti lobotomizzare da Jobs (e non siete scusati).
Posso inviare e ricevere file via bluetooth. Non l’ho fatto per due anni, e in due settimane mi è già servito 3 o 4 volte! E’ stato meraviglioso!
Posso sostituire le applicazioni predefinite se ne trovo di migliori. Se mi gira, posso impostare Opera Mini come browser predefinito, oppure Skyfire, oppure posso sostituire l’applicazione della posta elettronica o quella per gli sms con altre che facciano più al caso mio. Posso decidere per me, senza che ci pensi Steve Jobs!
Posso bruciare iTunes! iTunes è la cosa peggiore che abbia mai installato nel mio pc. E’ pesantissimo e lento anche con un computer recente (o con un Mac), ed installa cose che nessuno chiede! A che serve quicktime? Non lo voglio! Non ho video QuickTime da vedere, e se ce li avessi li vedrei lo stesso, con Quick Time Alternative e senza installare lui e il suo maledetto helper in avvio automatico. Posso stare tranquillo che QuickTime Alternative non aspetterà un mio momento di distrazione per installare di nascosto anche il famigerato Safari che non vedo perchè dovrei volere, e soprattutto non vedo perchè installarlo dovrebbe essere la scelta di default!
Posso caricare le canzoni come mi pare Diretta conseguenza del punto sopra! Posso caricare la musica da qualunque computer, anche se non ha iTunes! Posso semplicemente trascinarle o usare un programma di gestione, come SongBird, DoubleTwist o WinAmp! Libertà!
Posso caricare le foto COME e DOVE dico io Ancora una conseguenza della morte di iTunes, il quale si divertiva a ridimensionare le foto alla qualità e risoluzione che decideva lui, ed ovviamente non ci si può fare niente, e così e basta. E se volessi portare una diavolo di foto grande, perchè mi va di guardarne i dettagli? Non posso. Evvai!
Posso scegliere le suonerie che mi pare! Non devo ricorrere a formati precisi ed estensioni particolari, qualunque mp3 può diventare una suoneria (anche se è più lungo di 40 secondi). E addirittura, posso cambiare anche le suonerie degli sms e degli altri tipi di notifica.
Posso scegliere quale applicazione deve fare cosa Se più applicazioni permettono una particolare operazione (come ad esempio, visualizzare un pdf), quando provo ad aprirne uno mi viene chiesto con quale applicazione aprirlo tra quelle installate. Si può anche impostare un’applicazione come predefinita ed evitare che il telefono lo chieda ogni volta.

Varie ed eventuali

Dopo questa dovuta comparazione, passiamo a vedere il Desire in sè, e non in rapporto con il suo predecessore (ovvero l’iPhone, dal mio punto di vista ovviamente).
Il telefono è reattivo e veloce, risponde bene e rapidamente ai comandi. Le applicazioni si caricano rapidamente e il passaggio da una all’altra è fluido. Android sembra molto stabile da questo punto di vista, e sicuramente la ram e la cpu aiutano. La tastiera virtuale funziona bene, ho idea che il dizionario integrato possa essere migliorato, ma non mi lamento troppo ma l’ho sostituita con una versione modificata di XDA che include il riconoscimento vocale ed un’altra dozzina di opzioni e funzioni che fanno al caso mio.

Ho cambiato anche la schermata di sblocco, vuoi perchè la lockscreen modificata da HTC tende a sbloccarsi da sola quando estraggo il telefono dalla tasca durante una chiamata (lo schermo è talmente sensibile che la mia coscia è in grado di sbloccarlo) ed anche perchè su iPhone (dopo aver eseguito il jailbreak, ovviamente) avevo un comodo calendario sulla schermata di sblocco di cui sentivo la mancanza. Così ho acquistato widgetlocker e posso inserire i widget sulla schermata di sblocco, e scegliere tra la lockscreen HTC, Android, o personalizzata. In questi giorni sto anche testando “Tasker”, un programma per niente economico di cui sto sfruttando i 7 giorni di demo, che permette di automatizzare quasi qualunque cosa che il telefono possa fare. Ecco, questo è un programma che da solo potrebbe far piangere l’iPhone per giorni. E mi dispiace, perchè iPhone potrebbe essere un signor telefono se non fosse così tanto lucchettato.

Per ora il mio Desire, grazie a Tasker, disattiva automaticamente la vibrazione quando si aggancia alla wifi di casa, e diminuisce il volume dei suoni di sistema dopo le ore 22. Se invece è collegato all’auricolare bluetooth, mi legge il mittente ed il testo di ogni sms che ricevo, mentre quando il livello di carica della batteria scende a meno del 20%, diminuisce la luminosità dello schermo e disattiva la sincronizzazione automatica dei dati via internet. E questo è più o meno quello che mi è venuto in mente di fargli fare dopo un paio di giorni di configurazioni. E sicuramente ci sono tante altre cose che posso automatizzare, ma a cui non ho ancora pensato.

Il browser è bello. Con iPhone navigare nel web era proprio bello: venendo da un N80, Safari mi è sembrato un altro mondo, ma devo dire che il browser del Desire è ancora meglio. Vuoi per la reindentazione automatica dei testi, vuoi perchè finalmente posso vedere i siti in Flash invece di stupidi cubi azzurri, e vuoi anche perchè questo non drena la batteria in modo così spaventoso come sostengono dalle parti di Cupertino. Il browser e Flash su Android sono sicuramente promossi.

Ci sono cose che mi mancano dell’iPhone? Sì, ci sono: una di queste è Echofon, un client Twitter che ritengo il migliore sull’AppStore, che ho acquistato a Natale e che purtroppo è disponibile solo per iPhone/iPad/Mac e devo dire che mi manca molto. L’AppStore è un’altra cosa che mi manca, perchè l’Android Market è meno fornito. Difficilmente non ho trovato un’applicazione che cercavo nel Market, ma sicuramente la maggiore scelta dello store della mela morsicata si vede.

Tornerei indietro? Mi sono trovato bene con iPhone, ma tante volte mi sono detto “perchè non posso fare questa cosa?”, molte di più di quante non l’abbia pensato con Android, in cui l’unico dubbio che mi viene è “ma perchè non posso fare screenshot senza i privilegi di root?”, ma direi che posso sopravvivere sperando che venga risolto.

Mi rendo conto che per molta gente un telefono così tanto libero e configurabile sia superfluo, e che preferiscano l’iPhone perchè non hanno tutto questo tempo da perderci in impostazioni come sto facendo io ora (anche se in realtà non ce l’avrei neanche io). Anche chi naviga per l’AppStore alla ricerca di giochi, sul Market si troverebbe meno bene, quindi dubito che Android possa avere una diffusione estesa come l’iPhone. Ma ad essere sincero la cosa non mi interessa: non mi importa che Android “vinca”  sull’iPhone in qualche modo. Io mi trovo molto bene, ed a me basta questo.

Ed a “Buu” che in un commento all’articolo “La mela fa schifo” mi suggeriva di comprare “un cesso con Android”, rispondo senza dubbi che il suo consiglio si è rivelato ottimo, e che il mio “cesso” con Android è, ad oggi e per le mie esigenze, il miglior telefono sul mercato.

3 commenti

  1. masterhand

    è si sei proprio il re dei titoli dei post.

  2. Alessandro

    quali cubi azzurri? cioè, non puoi vedere nemmeno i video di YouTube (che sono basati su Flash)?

  3. Luigi

    I video di YouTube si potevano vedere solo usando l’apposita applicazione. Il browser web (safari) era in grado di riconoscerli quasi tutti e di permettere di avviare l’applicazione YouTube per vedere i video. Ora non so se la situazione sia migliorata, ma di sicuro su iOS continua a non esserci la compatibilità con Flash.

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