“Cos’hai?” è la cosa che mi sento ripetere più spesso ultimamente. Quasi più di “Ehi mi serve il tuo aiuto!”, segno la campagna a favore del NO! sta funzionando.
Ma cos’avrò? Starò male? Sarò grave?
Scoprirete questo, e molto altro, nel resto di questo articolo.
Allora, sono almeno due mesi che non faccio altro che studiare, mi sono ridotto ad una specie di ameba informe e con la barba per riuscire a dare tutti e 4 gli esami (ovvero tutti e 8, comprendendo esami parziali e boiate del genere), sono diventato giudice ignaro del festival internazionale delle domande cretine, e sto diventando pericolosamente insofferente verso qualunque esponente del gentil (?) sesso. Nonostante ciò, continuo ad essere oggetto di attenzioni di gente che intende pormi domande (da non sottovalutare che ho un sito internet in cui rispondo a domande, quindi la mi sono proprio scavato la fossa da solo) e di persone donne che intendono raccontarmi eventi della loro vita di cui non me ne sbatte allegramente niente, sperando di ricevere consigli da parte mia. Passo le giornate sui libri o davanti al computer (a studiare) e la sera davanti al computer (a rispondere/ignorare/insultare la gente di cui sopra, a giocare a Team Fortress 2, a programmare qualcosa quando i nervi me lo concedono o a giocare a Peggle). Negli intervalli di tempo in cui non devo prestare attenzione a qualcos’altro ascolto anche mia madre (quando non è impegnata a rovinarsi le giornate da sola), che mi rovescia addosso fiumi di chiacchiere in cui mi narra tutte le sue pippe mentali, e che ormai ho appurato essere completamente inutili.
Cos’ho? Ditemelo voi! Anzi, ditemi cosa NON ho. Cosa mi ha impedito di mandare a cagare ogni singola persona che mi ha rivolto la parola negli ultimi mesi (compreso me stesso ogni mattina quando mi guardo allo specchio) ed essere scappato in Svervegia.
Cos’ho? Niente, semplicemente ho voglia di starmene per i fatti miei! Di non vedere nessuno, di non sentire nessuno, di non dover studiare un enorme massa di roba inutile, e cose del genere. E’ grave? Esticazzi?
Così com’è arrivata, passerà, e spero che decida di andarsene appena finiti gli esami di questo interminabile anno accademico.
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