Eh, avevo detto che avrei cercato di essere più produttivo sul blog. Promessa non mantenuta.
Oppure sì?
Vi sono mancato? Scommetto di no! Beh neanche voi (voi?) mi siete mancati, ma principalmente perchè non ho avuto tempo per sentire la mancanza di qualcuno. O anche di qualcosa.
Ho passato i due mesi più pieni della mia vita, e di periodi incasinati ne ho passati diversi, ma questa volta è stato davvero apocalittico. Sapete, l’anno scorso più o meno in questo periodo, a chi mi chiedeva come andava l’università dicevo: “E’ una pacchia, non studio neanche la metà di quanto ho dovuto studiare al liceo!”. Beh, mi sbagliavo. Ho passato due mesi di studio senza pause, devastante, di mattina, di pomeriggio, di sera, di notte, a casa, in università, a casa di amici, sul treno… Ovunque! Non credo di poter rendere a parole il grado di stress accumulato in questi due mesi, né la quantità di tempo che ho davvero passato su libri e appunti… Davvero non saprei come fare. Forse dovrei descrivere nel dettaglio la disperazione di fronte ad alcuni esercizi irrisolvibili, la rassegnazione di fronte ad esami invincibili, la rabbia di fronte a settecento maledette diapositive scritte coi piedi e impaginate con le orecchie, il terrore di interrogazioni con domande improponibili, la depressione generata da professori incompetenti e le occhiaie dopo notti insonni sui libri.
No, davvero, non posso rendere quello che ho passato a parole. Però posso garantirvi che è passato, e che ora posso ricominciare a respirare. Ok, la seconda parte non posso garantirvela, ma spero fortemente che sia così.
Nell’ultimo post, mi ripromettevo di scrivere di più per il blog, ed il fatto che questo articolo arrivi con due mesi di distacco dal precedente fa supporre che non sia riuscito a mantenere la promessa.
In realtà non è tutto vero, ho scritto molto per un blog. Solo che non per questo, ma per il sito duri come il metallo, e nello specifico ho scritto riassunti. Riassunti di appunti, di libri e di dispense, insieme ai miei amici, roba che ci è servita, che con grande probabilità tornerà utile ad altri, e che quindi renderemo a breve disponibile sul sito. Comunquesia ho scritto. E pure parecchio.
In compenso sono stato sempre (e dico sempre) in compagnia di quella banda di matti dell’università, e ho avuto la testa costantemente impegnata in qualche ragionamento, o in tensione per qualche esame, quindi non ho avuto tempo di passare qualcuna di quelle serate di scoglionamento che invece avevano caratterizzato l’ultima parte dello scorso anno. Diciamo che per colpa di questo, non ho potuto neanche trovare il tempo per le cose che avrei voluto fare, tipo la barba (che non toccavo dal 26 Dicembre), uscire la sera, frequentare della gente, o magari leggere o programmare (o scrivere sul blog, perchè no?).
Ok, veniamo ora al bilancio: ne è valsa la pena? Beh diciamo che ho avuto buoni risultati, non allo stesso livello di quelli dell’anno scorso perchè gli esami erano più difficili e perchè il tempo per studiarli era meno, ma diciamo che complessivamente posso ritenermi soddisfatto.
Ora, con la potenza di Google Calendar, tanta buona volontà e, si spera, del tempo libero a disposizione, dovrò organizzare i prossimi mesi per fare tutto quello che non ho fatto fin’ora, e magari qualcosa di più. Intanto, ho scritto questo articolo sul blog, che non è poco.
E per continuare, esco. Così, tanto per dimostrare al mondo che, contrariamente alle aspettative, non sono ancora morto.
Bentornato Luigi
ci sei mancato
Luigi io so che sei ancora vivo… e ne ho le prove!!!