Versione in ricostruzione

Una giornata di eternità

Proust diceva che quando passato e presente si sovrappongono, si vive un attimo di eternità. E in quel momento di eternità la vita, i problemi, la morte, tutto diventa così piccolo ed insignificante, che si torna ad essere felici.

Ieri ho fatto la stessa esperienza, e posso dire che aveva assolutamente ragione.

Settembre 1997, il caso ha voluto che due vite si dividessero: Vale ed io. Fidanzati dall’asilo, separati dal trasferimento di lei, lontano lontano, in una città del sud Italia di cui non sapevo neanche il nome. Niente indirizzo, niente numero di telefono, niente. Sparita.

Febbraio 2007, ancora il caso, ha tirato fuori dal nulla assoluto nel quale si trovava, il numero di cellulare di Vale, come ampiamente narrato da questo articolo, che vi invito a leggere ora in caso non l’abbiate fatto quando l’ho pubblicato. Ci saremmo dovuti rivedere parecchio tempo fa, ma purtroppo il nostro incontro è già saltato. Si era poi detto che sarebbe tornata lei in paese, ma anche questo progetto è crollato.

Ma non avrei mai permesso a nessuno di impedirmi di rivedere la mia Valentina. E così, ieri sono andato a trovarla ad Orvieto, dove si trovava con la mamma e con Giusy, in visita da suo nonno.

Il viaggio in treno non è stato dei migliori, ma neanche dei peggiori che ho fatto, e fortunatamente non sono neanche arrivato in ritardo, nonostante il caldo che fa dilatare le rotaie e che costringe a transitare a velocità ridotta.

Da quando l’ho vista raggiungere i binari, per me è iniziata l’eternità. Rivederla è stata un’esperienza incredibile che mi fa commuovere ancora adesso, quando ci penso. Abbracciarla è stato un tuffo nei ricordi, un po’ offuscati ma sempre presenti, dei giorni di tanti anni fa.

Certo, vedere che quella che un tempo era una bella bimba, ora è la sosia di Ambra Angiolini, fa decisamente uno strano effetto. Avevo già visto sue foto recenti, ma in fotografia è un’altra cosa. Appena l’ho vista di persona mi ha subito ricordato Ambra, le assomiglia parecchio (anche se è senza dubbio più bella di lei :oops: ).

Diciamo che sapere che forse (chissà) se il destino non ci avesse separati, avrei avuto qualche possibilità di essere il suo ragazzo, e vedere che invece vive così lontano da me, un po’ le palle le fa girare. Ma giusto un pochino.

Dopo aver rievocato ricordi d’infanzia, ed aver pranzato insieme, le ho dato un piccolo pensiero che avevo preso per lei. L’idea originale era di portarla con me a Pasqua, quando ci saremmo dovuti rivedere, a scegliere un pelouche da comprare uguale per tutti e due, come avevamo già fatto quando eravamo bambini. Purtroppo non è stato possibile, quindi le ho preso uno scoiattolo Trudy che lei, dopo essersi risvegliata veterinaria ha stabilito essere di sesso femminile (con un’accurata spiegazione supportata dalla forma della coda) e che ha chiamato Air (rifacendosi a Cippi, lo scoiattolo delle Vigorsol di www.cippi.net).

Dopodichè mi è stato requisito il Nintendo DS da lei e da Giusy (più che altro da Giusy, Valentina voleva giocare solo a Nintendogs, e si è accontentata di accarezzare un po’ Luna e Ryu, labrador e schnauzer che ho allevato nel gioco).

Ce ne siamo stati un po’ in un bar li vicino, dove sia Vale che Giusy hanno onorato il loro soprannome di “Chupas” prendendosi un Chupa-chupa a testa. Cosa che ha risvegliato il mal di denti di Giusy, prima di andare a prendere l’autobus.

Siamo quindi saliti fino in paese, dove previo ispezionamento di tutte le vetrine, Valentina si è tuffata in un negozio per comprare un bracciale per un suo amico e mi ha chiesto di provarlo, visto che sua madre aveva stabilito che più o meno io ed il suo amico avevamo il polso delle stesse dimensioni.

E finalmente siamo andati al Duomo, fotografie di rito, e gelato al bar, e poi giù di nuovo in stazione a prendere il treno.

Credo di essere sembrato un blocco di marmo, non sono stato di molte parole e non è da me. La verità è che stare di nuovo con lei dopo tutto questo tempo mi ha lasciato… Non so neanche io come… Solo non avrei voluto più separarmi da lei, non so perchè, e non so se anche lei abbia avuto la stessa sensazione… Non credo, di solito ste cose strane vengono in mente solo a me.

Comunque se avessi potuto l’avrei portata con me, anche solo un giorno, e riaccompagnata personalmente dove vive lei. Ma non si può, e non mi ha mai spiegato per benino il perchè.

Quando sono stato a sedere sul treno, con la testa piena di bei momenti da ricordare, un messaggio sul cellulare. Un messaggio particolare, di quelli che di solito mando io.

“Quando sei sul treno apri lo zaino”

Un pacchettino rosso, un fiocco argento, e dentro, il bracciale che avevo provato prima in negozio, infilato nello zaino di nascosto, esattamente quando Giusy mi stava facendo una foto davanti al Duomo.

Esecuzione impeccabile, si direbbe quasi opera mia, e invece una volta tanto sono io a ricevere una sorpresa del genere. Non ricordo se e quando è stata l’ultima volta che è successa una cosa di questo tipo. Ma mi mi ha fatto immensamente piacere. Le ho telefonato subito e le ho detto che è stata cattiva a mettermi il bracciale in borsa di nascosto, ed a dirmi che c’era solo ora, quando non potevo ringraziarla. La sua risposta è stata illuminante “E’ più bello così”.

Che cosa ribattere? Era vero.

Ed appena riattaccato il telefono, con la testa ancora più affollata di pensieri e ricordi, gli occhi si sono riempiti di lacrime di felicità, di commozione, di nostalgia…

Ora che ero solo, che nessuno mi vedeva, come mio solito, ho lasciato andare quello che tenevo dentro.

Non so perchè, ma mi sento davvero triste e vuoto dopo ieri, è stato un breve istante di gioia nel buio, ed ora dopo essere tornato da quelle ore di eternità, nel normale scorrere del tempo, mi sento come svuotato. E poi lasciarla è stato davvero triste. Mi è sempre mancata, e mi mancherà, ma dopo averla rivista, mi manca ancora di più.

Dopo si sta un po’ male, ma vivere nell’eternità ha anche i suoi lati positivi…

6 commenti

  1. Artiglio

    Sono contenta che tu abbia passato una bella giornata. Spero che riuscirai a riprendere il ritmo di queste lente giornate, così lontane da quella che tu chiami quasi poeticamente “eternità”…

  2. ady

    cretino

  3. ady

    sei solo un cretino

  4. Luigi

    Grazie dell’informazione. Ora potresti anche avere il coraggio di rivelarmi chi sei, e di spiegare e motivare queste tue interessanti osservazioni.

  5. Edo

    sono passato per caso.. e devo dire..
    belle parole.. : ) e sono felice per te..
    saluti
    Edo.

  6. Luigi

    Grazie Edo, fortuna che c’è ancora qualcuno che legge prima di commentare a vanvera, come ady, qualche commento più su. 😀

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