Ahh, cosa c’è di meglio del sabato sera?
Si tira avanti per una intera settimana con l’unico obiettivo del sabato sera, e una volta che arriva, cosa succede? Niente.
Proprio niente.
Quarto post in quattro giorni, signori, ho ufficialmente ripreso a scrivere quotidianamente sul blog.
Sono stato a farmi i capelli, ed anche se ho imposto alla parrucchiera di andarci piano con le forbici, mi ha annullato tutti i capelli che avevo. Odio i capelli corti. Li odio. Ho la testa abbastanza lunga, così ora senza capelli sembro una melanzana. Lasciamo perdere, non ho voglia di incazzarmi anche per questo, ho già abbastanza motivi per avere le palle girate.
Ricapitoliamo:
- Sono stato invitato al compleano dell’amica di una mia amica (ovvero Lily).
- Non ho alcuna intenzione di andarci e non ci andrò.
- 1/3 dei miei amici va ad un altro compleanno al quale non sono stato invitato.
- un altro terzo dei miei amici è impegnato in cene prenatalizie di palestre e robe varie.
- il terzo terzo è a casa a studiare.
Risultato? Sto a casa da solo! A deprimermi! Evvai!
O forse no.
Cioè, sì, sto a casa da solo e sono depresso, ma non è finita così.
Sapendo che la situazione era questa, nel mio giro pomeridiano atto a recuperare regali per uno stupido Natale (che faccio solo perchè le persone che li riceveranno non meritano di essere dimenticate e non perchè ho intenzione di festeggiare qualcosa) ho deciso di detrarre 46.90€ da un altro regalo che però non farò nella forma in cui l’avevo pensato, per concretizzarli nel disco dorato di Zelda per il mio Wii.
Così, questa serata la passerò in compagnia del più fedele dei miei amici (quella piccola scatoletta bianca che siede alla destra del televisore, e che è l’unico che non mi abbandona mai) e del biondo elfo dagli occhi azzurri, Link.
I miei se ne sono appena andati con i genitori di Lily a cena fuori, io che non ho assolutamente fame, non li avrei seguiti comunque, visto che non uscire con lei per poi uscire coi suoi genitori mi sembra decisamente illogico. Questo significa che nessuno questa sera potrà scassarmi i maroni mentre giocherò al Wii, catapultato in quel mondo fatato che già ho potuto vedere come animato magistralmente.
Stasera mi dedicherò ad esplorare il gioco, capire come funzionano i comandi, e perdermi tra le verdi lande di Hyrule, dimentico di tutto e di tutti.
Ma prima, curioso aneddoto della giornata di ieri.
Dopo essere state al telefono per organizzarsi per la cenetta di stasera, le mamme hanno un po’ chiacchierato del più e del meno, e del perchè io questa sera non accompagnassi Lily al compleanno della sua amica.
Dopo la telefonata, io e mia madre abbiamo avuto un’accesa discussione, sul fatto che io non volessi accompagnarla perchè si trattava di andare in discoteca ( = inferno, per il sottoscritto), e che le avevo risposto sgarbatamente dicendo che sarei rimasto a giocare a tresette con la nonna della sua suddetta amica.
Posso capire che Lily non abbia voluto dire a sua madre quello che veramente era il motivo per cui non mi andava di portarla al compleanno, perchè più che giustamente sono affari nostri, e noi decidiamo a chi renderli noti o meno. Quindi immagino e soprattutto spero che la motivazione per cui mia madre se l’è presa con me, è proprio perchè Lily ha preferito dire questo piuttosto che la verità. Se non fosse così sarebbe preoccupante.
Significherebbe che
- Neanche lei riesce a capire quando scherzo o quando sono serio (anche se “E che fai, resti a casa con la nonna?” “Se sa giocare a tresette, perchè no?” non mi pare difficile da catalogare come battuta, potrebbe significare che il mio umorismo è a livelli talmente bassi che non viene più compreso).
- Non ha capito perchè ho preferito non andare con lei.
E sono entrambe molto gravi.
La conosco da tanto tempo, quindi propendo più per l’ipotesi che abbia preferito tenersi la verità per se, visto che non penso sia una stupida.
Su questo fatto del conoscerla, credo che tornerò, ho un paio di cose da urlare, e visto che l’ho già urlate a voce, nella campagna dove nessuno mi ha sentito, adesso è il momento di urlarle per iscritto, così che possa rileggerle tra un po’ di tempo, quando tutto sarà tornato come era prima.
Se tutto sarà tornato come era prima.
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