Poco più di un anno fa ho iniziato a scrivere un articolo sul testo di Letteratura Italiana tristemente noto come “Il Baldi” sebbene abbia anche un nome vero e proprio (e più lungo). Siccome è incompleto e sta lì da oltre un anno, ho deciso che gli esami di maturità di quest’anno fossero un buon momento per aprire la stiva del blog e farlo volare fuori. Anche perchè ultimamente scrivo con la stessa frequenza di un tapiro analfabeta, per lo meno avrete qualcosa da leggere. Pigliatevelo così com’è: lo sfogo senza finale di uno studente di Liceo con la passione per l’Informatica, che ne ha le palle piene della letteratura spiegata in un certo modo. E se siete in disaccordo (e ce n’è di gente in disaccordo) sono contento per voi. Davvero! Così non farete la fatica quadrupla che ho fatto io, dovendolo studiare a forza.
A dire la verità volevo anche scrivere qualcosa di più sentito ai maturandi, visto che quest’anno un nutrito numero di miei amici e sotto esame. Ma è tardi, e ormai per oggi non lo farò. Datemi un po’ di motivazione, e proverò a farlo domani.
Sbaldiamoci!
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