Versione in ricostruzione

Mese: Ottobre 2007

Hacker?

Ho letto talmente tante boiate sul significato di questa parola, anche se credo che potrei sentirne di peggiori semplicemente chiedendone una definizione ai signori ministri che hanno approvato la legge Levi-Prodi, che per lo meno verrà cambiata. E’ già qualcosa, ma non basta.

Mi chiedo con quale coraggio i ministri abbiano dato l’assenso su una legge che non hanno letto…

– “mi prendo la mia parte di responsabilità per non aver controllato personalmente e parola per parola il testo…che autorizza interpretazioni estensive che potrebbero limitare l’attività di molti siti e blog. Molto meglio lasciare le regole attuali…” Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni
– “non è stato discusso nel Consiglio dei Ministri del 12 ottobre perchè presentato come provvedimento di normale routine.” Antonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrutture
– “dico subito che quel giorno, dopo aver tentato di migliorare il decreto sul welfare, sono dovuto correre al Quirinale per premiare i giovani impegnati sul cambiamento climatico e non ho potuto seguire la norma che sta allarmando la Rete. Rileggendola oggi, mi sembra decisamente restrittiva per chi gestisce un blog o una pagina web.” Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’Ambiente

Mi chiedo davvero, questi illustri signori, come passano il tempo visto che stanno dimostrando di non fare il lavoro per cui sono fin troppo profumatamente pagati.

Ma il discorso è un altro.

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Qualcuno li fermi!

Qualcuno li fermi. Qualcuno fermi i vostri politici, quelli che voi avete votato e che dovrebbero rappresentare anche me, ma che invece rappresentano solo loro stessi, e chi è disposto a pagare di più.

Qualcuno fermi Ricardo Franco Levi, ministro del governo Prodi e con lui che fermino anche il consiglio dei ministri, che tutti insieme appassionatamente hanno approvato il disegno di legge levi-prodi. Qualcuno li fermi, e che quel qualcuno ci ridia la nostra libertà.

Qualcuno impedisca che questa proposta diventi una legge, qualcuno impedisca la fine della libertà di parola e qualcuno impedisca anche la fine di Internet in Italia.

Qualcuno impedisca loro di obbligarci a pagare per avere un sito internet o anche un piccolo blog, per iscriversi obbligatoriamente al ROC (un registro dell’autorità per le comunicazioni). Qualcuno impedisca che costringano chiunque abbia un blog debba associarsi ad una società editrice e ad avere un direttore responsabile iscritto all’albo dei giornalisti.

Qualcuno ci salvi dai nostri politici. Qualcuno contatti l’America e l’Unione Europea e dica loro che abbiamo bisogno di essere liberati di nuovo.

E se quel qualcuno che ci libererà dai nostri politici è Beppe Grillo, che Dio lo aiuti.

La marcia della pece

Bandiera della PeceOggi c’è stata la marcia della pace.

Quel simpatico turbinio di gente festosa e canterina, che passeggia da Perugia ad Assisi sventolando bandiere e manifestando gioiosamente la loro contrareità alla guerra.

Ma perchè nessuno parla della marcia della pece?

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© 2024 Luigi

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