Festa di compleanno a sorpresa per Gabro! Ieri pomeriggio l’équipe formata da me, KuKKa e Broga si è recata a casa di Deddy per organizare la festa. Ecco com’è andata.
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Anno: 2007 (Pagina 3 di 10)
E rieccoci qua! Questa sera sono uscito con un po’ di amici, finalmente. Erano circa le una e venti quando ognuno se n’è tornato a casa sua. Io, non avendo una casa, ho concluso che fosse ancora troppo tardi per andare a dormire, ed ho deciso di scrivere qualcosa sul blog. Perchè?
Vi ricordate il Mighty Mouse che ho comprato tempo fa?
La sua clitopalla ha smesso di funzionare.
Eh, credevate che mi fossi scordato di festeggiare questa festa festeggiabile, con un bel post sul blog? Avevate torto. Infatti eccomi qua, con i miei pezzi di Ferragosto. Un anno (e un giorno, ma sono dettagli) fa potevo parlare di un Ferragosto sbagliato, ma di certo non mi sarei aspettato quest’anno di raccogliere addirittura i pezzi di quello dell’anno scorso. C’è una sola cosa che mi trattiene dal pensare che peggio di così non possa andare, ovvero la consapevolezza che quando nei film si dice questa cosa, puntualmente poi, tutto va peggio. Non che creda di vivere in un film, è piuttosto che conosco le Leggi di Murphy, e quindi so che “Prima o poi, la peggiore combinazione possibile di eventi è destinata a prodursi”.
Quello che non so è se è già successo, o se il peggio deve ancora arrivare.
Ma voglio essere ottimista, quindi penserò che il peggio deve ancora arrivare.
❓
Siccome ho notato che spesso i titoli dei miei post non superano le tre parole di lunghezza, questa volta ho voluto strafare. Visto? Sono 5!
Anche scrivere sul blog sta diventando noioso e ripetitivo. Tutto è noioso e ripetitivo, quindi quello che scrivo sul blog è noioso e ripetitivo e anche io sono noioso e ripetitivo. Non per niente ho già scritto noioso e ripetitivo ben quattro volte. E questa frase contiene dieci lettere “e”. Tutto ciò puzza di stantìo.
Proust diceva che quando passato e presente si sovrappongono, si vive un attimo di eternità. E in quel momento di eternità la vita, i problemi, la morte, tutto diventa così piccolo ed insignificante, che si torna ad essere felici.
Ieri ho fatto la stessa esperienza, e posso dire che aveva assolutamente ragione.
Non vivere più a casa mia con questo caldo è impossibile.
Sapete, passare l’estate nel sotterraneo, con poca illuminazione ma tanta, tanta arietta fresca, era davvero una pacchia.
Passare l’estate da nomade, no.
E che ne so?
Non vi basta di sapere che fine ho fatto IO?
Beh, pazienza, perchè è tutto quello che ho da dirvi.
Avevate scommesso?
E’ arrivato il pacco, senza problemi, un po’ ammaccato ma integro, e pieno di aggeggi di polestirolo anti-urto (per cosa poi, visto che conteneva pelouches?).
Beh, il pacco è arrivato, e volete conoscerne il contenuto? Cliccate qui!
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