Il 2021 2019 – terza parte è stato un po’ un disastro annunciato. Diciamo che aver contenuto i danni è già un risultato ragguardevole.
Categoria: Mondo Reale (Pagina 1 di 26)
Fatti o storie accaduti realmente, nel mondo reale.
Ci sono diversi modi di dire che riguardano la buona e la cattiva sorte e l’inevitabile alternanza tra le due. Ne ho sentiti nominare diversi da ogni genere di persona di ogni fascia di età. Tra il karma e le ruote che girano, per qualche motivo io ho fatto mia l’analogia postale del turno.
Continua a leggereIl 2020 è iniziato un po’ come il prosieguo del 2019, nel senso che trattandosi di un anno finito con diversi sospesi, il 2019 non mi è mai sembrato davvero concluso. Non ha aiutato affatto il 2020 in questo, purtroppo. La maggior parte dei sospesi sono rimasti tali. Quest’anno però è stato senza dubbio un anno di “prime volte”. Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire sul 2020, ma vorrei provare a concentrarmi sulle prime volte, o magari a partire da quelle. Penso che siano comunque una buona rappresentazione di questo anno che ci apprestiamo a chiudere.
Continua a leggereDi solito inizio a scrivere sapendo più o meno dove vado a parare, ma ultimamente non mi riesce. Sento il bisogno di scrivere, di liberarmi un po’, ho delle idee per delle cose da scrivere che potrebbero impegnarmi anche per un po’ di tempo e portarmi qualche soddisfazione. Nonostante tutto, non riesco a combinare niente, perché non voglio scrivere di quegli argomenti, ma di altri. E gli altri argomenti non so neanche da dove iniziarli.
Continua a leggereNon credo negli oroscopi. Non mi sembra di averci mai creduto… Penso di aver sempre snobbato la cosa, e ovviamente questo mi ha portato a dover partecipare a più di una discussione sull’argomento. Però una cosa dell’oroscopo mi è d’aiuto per esprimere il concetto che ho in mente.
Continua a leggereIn camera mia, sulla parete sopra il letto, c’è un chiodo. Un chiodino in realtà. Niente di speciale: una cosa piccola, umile. Da quando mi sono trasferito, quel chiodino mi ha dato sempre fastidio, per un certo senso di incompiuto. Ci voleva qualcosa da mettere sulla parete in cima al letto.
Continua a leggereCirca un anno fa mi fu affidato un compito molto difficile, dal quale speravo di sottrarmi, perché avevo la forte convinzione che sarebbe stato impossibile da realizzare. Credevo che quella sarebbe stata la mia rovina lavorativa: un progetto tanto vasto e complesso da protrarsi nel tempo per un periodo indefinito e imprevedibile, nel quale mi sarei perso per i mesi a venire senza riuscire a portare a casa alcun risultato.
È passato un anno, e quel progetto è fallito miseramente, ma non nel modo in cui avevo previsto io.
Continua a leggereDovrei essere un esperto ormai, su come si sbaglia.
L’ho fatto un sacco di volte, so come funziona. Potrei anche farci sopra qualche presentazione per un seminario interessante. Un bel vademecum su come si sbaglia.
Nel mio piccolo, ho visto fare così tanti sbagli, che pensavo anche di poterne evitare tanti, avendo visto come si fa a farli.
Ebbene, prevedibilmente, mi sbagliavo.
Continua a leggereTre minuti e ventotto secondi dopo, era tutto finito. La musica era sfumata. Le mie mani avevano lasciato le tue. Eravamo di nuovo due lontane isole nel grigio mare della loro esistenza.
Continua a leggereTi avevo mentito: non sarebbero stati dieci minuti. A mia parziale discolpa, non sapevo quanti sarebbero stati quando te li ho chiesti la prima volta, quindi ho preferito andare sul sicuro. Non sapevo che in realtà mi sarebbero bastati appena tre minuti e mezzo. Cinque, a voler essere fiscali, se includiamo le mie parole di preparazione di poco prima.
Spero che tu possa perdonare l’unica bugia che ti ho raccontato.
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