Versione in ricostruzione
Scritti generali riguardanti Internet
E’ l’Anno Domini 2012, il web 2.0 è ormai storia, la democrazia corre sulla rete ed anche il fioraio davanti al cimitero ha una pagina Facebook con il suo bel centinaio di fan.
E io, studente alla laurea magistrale di informatica, no. Io non sono su Facebook. Ecco com’è e perchè.
Con un po’ di ritardo dovuto a vari motivi tutti più che validi, provo a dare un degno seguito alla mia prima guida all’uso di Twitter. Questa volta analizzerò l’uso di Twitter che dovrebbero fare, secondo me, le persone irreali.
Non so fin quanto riuscirò a portare avanti del post che ho in mente, ma io ci provo. Questa è la mia personalissima guida per un uso corretto di Twitter da parte di persone reali, spero di far seguire una seconda parte, in cui tratterò delle persone irreali. No, seriamente.
Cominciamo.
Forse ho già affrontato questo argomento sul blog. Ma non lo ricordo. Siccome ho bisogno di sfogarmi, e non scrivo niente da un bel po’, ecco come cogliere due piccioni con una fava.
Venite a scoprire con me il meraviglioso mondo del NO!.
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Eh, avevo detto che avrei cercato di essere più produttivo sul blog. Promessa non mantenuta.
Oppure sì?
Qualcuno li fermi. Qualcuno fermi i vostri politici, quelli che voi avete votato e che dovrebbero rappresentare anche me, ma che invece rappresentano solo loro stessi, e chi è disposto a pagare di più.
Qualcuno fermi Ricardo Franco Levi, ministro del governo Prodi e con lui che fermino anche il consiglio dei ministri, che tutti insieme appassionatamente hanno approvato il disegno di legge levi-prodi. Qualcuno li fermi, e che quel qualcuno ci ridia la nostra libertà.
Qualcuno impedisca che questa proposta diventi una legge, qualcuno impedisca la fine della libertà di parola e qualcuno impedisca anche la fine di Internet in Italia.
Qualcuno impedisca loro di obbligarci a pagare per avere un sito internet o anche un piccolo blog, per iscriversi obbligatoriamente al ROC (un registro dell’autorità per le comunicazioni). Qualcuno impedisca che costringano chiunque abbia un blog debba associarsi ad una società editrice e ad avere un direttore responsabile iscritto all’albo dei giornalisti.
Qualcuno ci salvi dai nostri politici. Qualcuno contatti l’America e l’Unione Europea e dica loro che abbiamo bisogno di essere liberati di nuovo.
E se quel qualcuno che ci libererà dai nostri politici è Beppe Grillo, che Dio lo aiuti.
Siccome ho notato che spesso i titoli dei miei post non superano le tre parole di lunghezza, questa volta ho voluto strafare. Visto? Sono 5!
Era un po’ di tempo che avevo in mente di mettermi a fare l’archeologo, armarmi di tutti gli strumenti necessari, scendere sottoterra, nel seminterrato, ed iniziare a scavare nel passato dei due hard disk del vecchio computer, per recuperare qualche reperto in mezzo a tanta fuffa(TM).
Oggi l’ho fatto.
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Eccoci qua, con un ritardo imperdonabile purtroppo, ho tradotto anche l’ultima versione di Democracy in Italiano.
Che cos’è?
This is the italian translation of the wordpress polling plugin “Democracy” by Jalenack. Questa è la traduzione italiana del plugin per sondaggi Democracy di Jalenack.
Posso vedere un’anteprima?
Sulla destra di questo sito (almeno col tema attuale) dovresti vedere un sondaggio all’attivo.
Perchè è importante aggiornare se utilizzo una vecchia versione?
Le vecchie versioni di Democracy hanno una grave vulnerabilità che può permettere ad un utente malintenzionato di inserire codice html nel blog che utilizza il plugin. Si raccomanda a tutti gli utenti di aggiornare all’ultima versione il prima possibile.
Perchè ci hai messo così tanto per tradurre questa versione di Democracy, che è uscita da mesi?
Perchè anche io ho una vita al di fuori di internet, ed ultimamente va pure male. Dispiace anche a me non averci potuto mettere le mani prima.
Problemi? Dubbi? Ringraziamenti? Usate pure i commenti. Li leggo tutti, davvero!
Fedor mi contatta su WLM.
Senza preavviso, parte una discussione di puro nonsense. Ve la propongo, perchè non ho voglia di scrivere tutto quello che dovrei scrivere. Ed in più è anche tardi. E io domani sono a scuola. Mica come Nily, che domani sta a casa. Anzi, sta a girare con la vespa, ora che ha la patente.
Godetevi questa improvvisazione.
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